Quando si parla di acqua lasciata in macchina per ore o addirittura giorni, si pensa subito al rischio legato alla plastica delle bottiglie, che con il caldo può rilasciare sostanze chimiche. È un aspetto reale, ma non l’unico da considerare. C’è infatti un pericolo altrettanto importante e spesso sottovalutato: quello microbiologico, cioè la proliferazione di batteri e microrganismi nell’acqua stagnante.
Capire come e quando questi rischi diventano concreti ci permette di adottare comportamenti più sicuri nella vita di tutti i giorni.
Acqua in bottiglia sigillata: rischio minimo
Se la bottiglia è nuova, integra e mai aperta, il pericolo microbiologico è praticamente inesistente. L’acqua imbottigliata è confezionata in condizioni sterili e, finché il tappo resta chiuso, l’interno rimane protetto da contaminazioni esterne.
Anche se lasciata in auto al sole, dal punto di vista dei batteri non ci sono motivi di allarme immediato. Restano invece possibili i problemi legati al rilascio di microplastiche o metalli dal contenitore, soprattutto in plastica sottoposta a temperature elevate.
Acqua aperta: perché il rischio aumenta
La situazione cambia radicalmente quando la bottiglia o la borraccia vengono aperte. Basta un semplice sorso per introdurre all’interno batteri provenienti dalla bocca, dalla pelle o dall’ambiente.
A quel punto, l’acqua non è più sterile: diventa un ambiente che, se lasciato stagnare, può favorire la moltiplicazione microbica.
Le condizioni che rendono più probabile la crescita batterica sono:
- Calore elevato: nell’abitacolo di un’auto chiusa si possono superare i 60 °C, temperatura che non sterilizza ma, una volta raffreddato l’ambiente, accelera la crescita batterica.
- Stagnazione: l’acqua ferma è priva di movimento, quindi ideale per lo sviluppo di biofilm.
- Residui organici: contatto con saliva, polvere o cibo possono introdurre nutrienti per i batteri.
In poche ore, soprattutto d’estate, l’acqua in una borraccia già usata può contenere milioni di microrganismi per millilitro.
Quali batteri possono svilupparsi
Non tutti i batteri sono pericolosi, ma alcuni possono rappresentare un rischio, specialmente per persone più fragili.
Tra i più comuni si trovano:
- Batteri della flora orale, come Streptococcus o Staphylococcus, introdotti bevendo direttamente dal collo della bottiglia.
- Enterobacteriaceae (come Klebsiella o Enterobacter), che possono provenire da mani non pulite o da contaminazioni ambientali.
- Pseudomonas aeruginosa, un batterio opportunista che ama gli ambienti umidi e può proliferare facilmente nelle borracce.
Nella maggior parte delle persone sane, bere accidentalmente acqua contaminata provoca al massimo disturbi lievi come mal di pancia o diarrea. Tuttavia, nei bambini, negli anziani e in chi ha un sistema immunitario indebolito, i rischi sono maggiori.
Biofilm nelle borracce riutilizzabili
Le borracce, se non pulite regolarmente, possono diventare un vero e proprio ecosistema batterico. Sulle pareti interne si forma infatti il biofilm, una sottile pellicola composta da comunità microbiche che aderiscono alle superfici.
Una volta stabilito, il biofilm è difficile da eliminare con un semplice risciacquo: servono lavaggi accurati con detergenti o pastiglie igienizzanti.
Uno studio americano ha evidenziato che alcune borracce non lavate da giorni presentavano una carica batterica paragonabile a quella di una tavoletta del water.
Differenze tra i materiali
Dal punto di vista microbiologico, il materiale della borraccia o della bottiglia influenza la facilità di proliferazione dei microrganismi:
- Acciaio inox: è la scelta migliore, non trattiene odori né biofilm, e resiste a lavaggi frequenti.
- Vetro: totalmente inerte e facile da igienizzare, ma poco pratico e fragile.
- Plastica: più soggetta a graffi e microporosità, che diventano “rifugi” ideali per i batteri.
Per questo motivo, chi usa borracce in plastica dovrebbe prestare ancora più attenzione alla pulizia quotidiana.
Quanto tempo è sicuro?
La durata di “sicurezza” varia a seconda della situazione:
- Bottiglia chiusa e sigillata: dal punto di vista microbiologico, anche settimane non rappresentano un rischio.
- Bottiglia aperta lasciata a temperatura ambiente: è bene consumarla entro poche ore.
- Bottiglia o borraccia lasciata in auto al caldo: meglio non superare la giornata. Dopo 24 ore, il rischio di contaminazione diventa concreto.
- Borraccia riutilizzabile con acqua stagnante: se resta giorni sotto il sole, è fortemente sconsigliato berla.
Consigli pratici per ridurre i rischi
- Usare borracce termiche in acciaio inox: mantengono l’acqua fresca e limitano la proliferazione batterica.
- Lavare la borraccia ogni giorno: preferibilmente con acqua calda e sapone, o con specifiche pastiglie igienizzanti.
- Evitare acqua stagnante: se non si consuma, meglio svuotare e riempire di nuovo.
- Non condividere le borracce: la saliva accelera la contaminazione.
- Evitare di riempire bottiglie usa e getta più volte, soprattutto se graffiate o deformate dal calore.
Meglio vetro che plastica
C’è una domanda che sorge spontanea: se proprio devo tenere una bottiglia d’acqua in macchina, quale materiale è più sicuro?
La risposta è semplice: meglio il vetro.
Le bottiglie in plastica (PET), se sigillate, restano microbiologicamente sicure anche per settimane, ma con il calore possono rilasciare piccole quantità di sostanze indesiderate e degradarsi nel tempo. Le bottiglie in vetro, invece, non rilasciano nulla: mantengono l’acqua inalterata anche in condizioni di caldo intenso.
Resta comunque un limite: l’acqua, sia in plastica che in vetro, diventerà calda e quindi poco piacevole da bere. Per questo, se si cerca anche la praticità quotidiana, la scelta migliore rimane una borraccia termica in acciaio inox, da riempire al momento e mantenere fresca.
Conclusione
Quando si parla di acqua lasciata in auto, i rischi non sono soltanto chimici (rilascio di microplastiche o antimonio), ma anche e soprattutto microbiologici. Una bottiglia sigillata può resistere senza problemi, ma una già aperta o una borraccia riutilizzabile lasciata per giorni al caldo diventa un vero laboratorio per batteri e biofilm.
La regola è semplice: non bere mai acqua stagnante lasciata al sole per troppo tempo. Per sicurezza e salute, meglio preferire borracce termiche in acciaio inox e, se proprio si vuole tenere una scorta in auto, orientarsi su bottiglie in vetro sigillate.
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Si consiglia inoltre di rivolgersi a specialisti qualificati per qualsiasi dubbio o chiarimento riguardante il proprio stato di salute o l’utilizzo di farmaci, erbe e trattamenti.
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