Un inizio con ancora tanti punti da chiarire
L’apertura del percorso ha messo subito al centro un’idea netta di scuola. Scegliere la specializzazione per il sostegno significa assumersi una responsabilità educativa alta: prendersi cura dei percorsi di apprendimento e crescita di ogni studente nella sua unicità, riconoscendone potenzialità e bisogni. L’inclusione non è una sezione a margine, ma il cuore pulsante della scuola di qualità. La scuola non si limita a trasmettere contenuti, coltiva persone, ascolta, accoglie e crea condizioni concrete di riuscita.
Dentro questa visione, l’insegnante di sostegno non è figura di confine. È una risorsa per l’intera comunità scolastica, promotore di collegialità, equità e innovazione. Questo corso mira a formare professionisti capaci di tenere insieme competenze pedagogiche e didattiche con abilità relazionali, riflessive e progettuali. È da questo equilibrio che nascono ambienti realmente inclusivi.
La cornice normativa e istituzionale
L’articolo 7 del D.L. 31 maggio 2024, n. 71 ha introdotto percorsi straordinari e transitori di specializzazione sul sostegno, pensati per docenti che hanno conseguito all’estero il titolo e che attendono il riconoscimento in Italia o sono in contenzioso. Per accedervi è obbligatorio rinunciare alla domanda di riconoscimento o alla causa in corso.
Il D.M. 77 del 24 aprile 2025 ha definito modalità, CFU, costi, durata ed esami. La misura si colloca nel solco del D.M. 30 settembre 2011, che ha istituito i percorsi di specializzazione sul sostegno, e delle disposizioni sui TFA pubblicate in Gazzetta Ufficiale n. 78 del 2 aprile 2012.
I corsi possono essere attivati sia da INDIRE sia dalle Università: nel primo caso il titolo rilasciato vale solo a livello nazionale, nel secondo ha pieno valore universitario.
Struttura generale e calendario
Il percorso è partito il 22 agosto 2025 e deve concludersi entro il 31 dicembre 2025, con una durata minima di quattro mesi. Le festività di fine anno riducono i giorni utili, rendendo necessaria una pianificazione immediata dell’intero percorso.
La didattica si svolge quasi tutta online in modalità sincrona (con un massimo del 10% asincrono). I laboratori, invece, non ammettono assenze e si svolgono in presenza o online ma con obbligo di partecipazione attiva.
Le assenze consentite:
- massimo 10% sugli insegnamenti teorici;
- nessuna per i laboratori;
- obbligo di completamento totale per tirocinio e TIC.
Alcuni corsisti si sono aggiunti dopo l’avvio, grazie ai posti in surplus restituiti dalle Università con numeri contingentati.
I tre pilastri e l’asse TIC
Per chi deve conseguire 48 CFU, il percorso si articola in:
- Insegnamenti teorici (27 CFU): fondamenti pedagogici, psicologici e didattici;
- Laboratori: attività operative e casi di studio;
- Tirocinio diretto e indiretto: esperienza a scuola (150 ore) e riflessione guidata;
- TIC: 75 ore di tecnologie per l’inclusione e progettazione di un elaborato digitale.
Per chi deve conseguire 36 CFU sono previsti solo insegnamenti teorici e laboratori.
Tirocinio diretto e indiretto
Il tirocinio diretto (150 ore, 12 CFU) è partito a settembre, in concomitanza con l’apertura delle scuole. Consiste in osservazione, co-progettazione di interventi inclusivi, documentazione e relazione con i docenti e le famiglie.
Il tirocinio indiretto, seguito da tutor INDIRE, è lo spazio di riflessione critica e di rielaborazione, finalizzato alla stesura della relazione finale.
TIC: tecnologie per l’inclusione
Le 75 ore dedicate alle TIC portano alla creazione di un prodotto multimediale inclusivo (UDA digitale accessibile, percorso blended, contenuto interattivo). Questo elaborato rappresenta uno dei tre pilastri della valutazione finale.
Esame finale
Il percorso si conclude con tre elaborati:
- Relazione sul tirocinio diretto, che documenta e interpreta l’esperienza a scuola.
- Relazione sul prodotto TIC, con descrizione del progetto multimediale.
- Relazione teorico-culturale, che approfondisce un tema degli insegnamenti teorici.
Le tre relazioni mostrano insieme il bilanciamento tra conoscenze, pratica e riflessione. Gli esami degli insegnamenti sono tutti in presenza e, al momento, si prevede una sola data unica.

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Appunti pratici per il percorso TFA Sostegno
Il libro raccoglie e rielabora in forma di appunti personali i principali argomenti affrontati durante lo studio del corso di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, fornendo una panoramica chiara e organizzata delle tematiche trattate.
Non si tratta di dispense ufficiali, ma di un supporto pratico allo studio, pensato per chi vuole avere una sintesi ragionata e facilmente consultabile.
Costi e CFU
48 CFU (con tirocinio): massimo 1 500 €.
36 CFU (senza tirocinio): massimo 900 €.
Chi ha almeno un anno di servizio su sostegno può accedere direttamente al percorso ridotto.
Un metodo di lavoro consigliato
Il percorso è stato presentato come un cerchio che si chiude:
- teoria che alimenta i laboratori;
- laboratori che preparano il tirocinio;
- tirocinio rielaborato nell’indiretto;
- TIC che danno forma a un prodotto multimediale;
- relazioni finali costruite strada facendo.
Un approccio circolare che riduce lo stress, favorisce continuità e innalza la qualità.
Indicazioni organizzative
Si consiglia di avviare subito la convenzione per il tirocinio, impostare un calendario settimanale con spazi fissi per lezioni, laboratori e tirocinio, e iniziare presto lo sviluppo del prodotto TIC.
Unico canale ufficiale per info e materiali resta il sito di INDIRE: affidarsi a fonti non ufficiali rischia di portare a errori.
Conclusione
Il percorso INDIRE art. 7 non è solo un insieme di CFU da accumulare: è un’esperienza di crescita professionale che intreccia sapere, saper fare e saper riflettere. La scadenza del 31 dicembre 2025 impone metodo e costanza, ma ciò che si costruisce va oltre l’esame finale. È la possibilità di restituire all’inclusione il suo ruolo di cuore della scuola, e non di specialismo isolato.
Gli ultimi dettagli, come date e sedi degli esami finali, restano ancora da chiarire. Quel che è certo è che si tratta di una sfida impegnativa ma decisiva per tanti docenti e per il futuro della scuola italiana.
Disclaimer: Il contenuto di questo articolo ha finalità esclusivamente informative e non sostituisce in alcun modo comunicazioni ufficiali da parte di INDIRE o del Ministero dell’Istruzione. Per informazioni aggiornate e ufficiali si invita a consultare il sito istituzionale di INDIRE o a rivolgersi agli organi competenti.
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