Come eseguire correttamente la raccolta delle urine per l’urocoltura
L’urocoltura è un esame microbiologico fondamentale per individuare la presenza di batteri nelle urine e diagnosticare eventuali infezioni delle vie urinarie. Tuttavia, la corretta esecuzione della raccolta delle urine è essenziale per evitare falsi positivi o negativi, che possono derivare da contaminazioni durante la procedura. In questo articolo vedremo passo dopo passo come raccogliere in modo corretto le urine per l’urocoltura, perché è importante, e cosa fare (o non fare) per garantire l’affidabilità del risultato.
Che cos’è l’urocoltura?
L’urocoltura è un esame di laboratorio che consente di identificare eventuali microrganismi presenti nelle urine. Il test viene prescritto per confermare un’infezione urinaria sospetta, individuare l’agente patogeno responsabile e valutarne la sensibilità agli antibiotici (antibiogramma).
Si tratta di un esame semplice ma altamente sensibile, per cui è fondamentale evitare qualsiasi contaminazione da parte di flora batterica non correlata all’infezione (es. flora cutanea o vaginale).
Quando è indicata?
L’urocoltura è utile in caso di sintomi quali:
- Bruciore durante la minzione
- Urgenza o frequenza urinaria aumentata
- Dolore pelvico o lombare
- Urine torbide o maleodoranti
- Febbre (soprattutto nei bambini e negli anziani)
Viene spesso richiesta anche in gravidanza, prima di interventi chirurgici urologici o nei controlli di pazienti con catetere urinario.
Preparazione alla raccolta
Per assicurare un campione attendibile è essenziale seguire alcune regole:
- Evitare antibiotici prima dell’esame
Se possibile, evitare l’assunzione di antibiotici nei 3-5 giorni precedenti l’esame, a meno che non vi sia una terapia in corso urgente. - Raccogliere il primo getto del mattino
Le urine raccolte appena svegli sono più concentrate e quindi più rappresentative di eventuali infezioni in corso. - Igiene intima accurata
Prima della raccolta, lavare bene i genitali esterni con acqua tiepida e sapone neutro (evitare disinfettanti). Questo riduce al minimo la contaminazione del campione con batteri della pelle. - Asciugare con panno pulito o carta
Dopo il lavaggio, asciugare con un telo sterile o carta monouso per non reinquinare la zona.
Il contenitore corretto
Utilizzare esclusivamente contenitori sterili per urocoltura (forniti in farmacia o dal laboratorio). Non usare barattoli casalinghi, anche se ben puliti: potrebbero alterare il risultato.
Attenzione:
Non aprire il contenitore sterile fino al momento dell’uso e non toccare l’interno del tappo o del contenitore con le mani o con le parti intime.
Come eseguire la raccolta (metodo del mitto intermedio)
Questa è la tecnica standard più raccomandata:
- Iniziare a urinare normalmente nel water.
- Dopo 2-3 secondi, senza interrompere il flusso, raccogliere la parte centrale dell’urina (mitto intermedio) nel contenitore sterile.
- Completare la minzione nel water.
- Chiudere subito il contenitore.
Il motivo di questa tecnica è semplice: la prima parte del flusso può contenere batteri provenienti dall’uretra o dai genitali esterni, che non riflettono la reale situazione della vescica.
Raccolta in casi particolari
Bambini
Nei neonati e nei bimbi piccoli che non controllano la minzione, si utilizzano appositi sacchetti sterili adesivi forniti dal laboratorio o acquistabili in farmacia o parafarmacia. In alternativa, il prelievo può avvenire con il cateterismo o mediante puntura sovrapubica in ambiente sanitario.
Donne con mestruazioni
Si sconsiglia la raccolta durante il ciclo mestruale. Se necessario, utilizzare un tampone vaginale interno prima della raccolta per evitare contaminazioni da sangue.
Pazienti con catetere
In chi ha un catetere vescicale permanente, l’urocoltura deve essere eseguita prelevando l’urina non dal sacchetto, ma mediante aspirazione con siringa sterile dal tubicino dopo disinfezione con soluzione alcolica.
Dopo la raccolta: conservazione e consegna
Il campione deve essere consegnato il prima possibile al laboratorio, entro 2 ore dalla raccolta. Se non è possibile, va conservato in frigorifero a 4°C per un massimo di 24 ore.
Errori comuni da evitare
- Usare contenitori non sterili
- Non eseguire la detersione prima della raccolta
- Raccogliere le prime gocce di urina
- Toccarsi l’interno del contenitore o del tappo
- Ritardare troppo la consegna del campione
Interpretazione del risultato
Negativo: assenza di crescita batterica significativa.
Positivo: presenza di un numero elevato di colonie di uno o più batteri patogeni.
Contaminato: crescita multipla non significativa, tipico delle raccolte errate.
Il laboratorio fornirà anche l’antibiogramma, fondamentale per la scelta del trattamento più efficace.
Conclusioni
Una corretta raccolta delle urine è il primo passo per una diagnosi affidabile delle infezioni urinarie. È importante seguire scrupolosamente le istruzioni, usare contenitori sterili e rispettare i tempi di consegna. Un gesto semplice ma fondamentale, che può evitare errori diagnostici, terapie inutili e ricorsi ad antibiotici non necessari.
Fonti Bibliografiche
Le informazioni presenti in questo articolo hanno finalità esclusivamente divulgative e non sostituiscono in alcun modo il consulto medico professionale.
I contenuti non devono essere considerati strumenti di diagnosi o prescrizioni terapeutiche.
Consultare sempre il proprio medico prima di intraprendere trattamenti o modifiche al proprio stile di vita e di alimentazione.
Si consiglia inoltre di rivolgersi a specialisti qualificati per qualsiasi dubbio o chiarimento riguardante il proprio stato di salute o l’utilizzo di farmaci, erbe e trattamenti.
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