Chiarimenti esame finale INDIRE: percorsi da 48 CFU e 36 CFU – cosa sappiamo

Esame finale: cosa sappiamo

Competenze Psicopedagogiche per il Docente Inclusivo

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L’Istituto INDIRE ha diffuso l’11 ottobre un aggiornamento importante riguardante l’esame finale dei percorsi di specializzazione sul sostegno e, più in generale, dei nuovi percorsi abilitanti previsti dai Decreti Ministeriali n. 75 e 77 del 2025. Le nuove indicazioni mirano a rendere più chiara la struttura dell’elaborato finale e a distinguere le modalità per i diversi percorsi formativi (48 CFU e 36 CFU), in modo da armonizzare teoria, pratica e riflessione professionale.

Nuovo riferimento normativo: DM 75 e 77/2025

INDIRE ha confermato che l’esame finale dovrà conformarsi esclusivamente ai DM 75 e 77 del 2025, superando ogni riferimento al vecchio DM 249/2011, ormai considerato non più applicabile. In base all’articolo 4, comma 1, del DM 75/2025, l’esame consiste in un colloquio orale a partire da un elaborato scritto, con l’obiettivo di valutare la padronanza delle competenze professionali, pedagogiche e didattiche acquisite.

Maggiore flessibilità nell’elaborato finale

Una delle novità più significative riguarda la struttura dell’elaborato. INDIRE introduce una maggiore libertà di impostazione, lasciando ai corsisti la possibilità di scegliere se:

  • presentare un unico elaborato con sviluppo lineare, oppure
  • suddividerlo in più sezioni, purché ciascuna rispetti i criteri indicati nelle linee guida ufficiali e contribuisca in modo coerente al tema complessivo.

Questa flessibilità è pensata per valorizzare la personalizzazione del percorso formativo e per consentire a ciascun candidato di rappresentare al meglio il proprio vissuto professionale e formativo.

Cosa significa “più sezioni” (e come strutturare l’elaborato)

Con “più sezioni” non si intendono più elaborati separati, ma un unico lavoro articolato in più parti collegate tra loro, ognuna con un obiettivo specifico. L’idea è quella di costruire un testo coerente, che unisca approfondimento teorico, analisi di casi concreti, riflessione critica e ricadute operative nella didattica inclusiva.

Esempio di struttura a sezioni

Un possibile schema organizzativo per l’elaborato finale potrebbe essere:

  • Introduzione e inquadramento teorico – riferimenti scientifici e razionale dell’argomento scelto.
  • Contesto educativo e caso di studio – descrizione dell’ambiente scolastico o dell’esperienza di tirocinio.
  • Strategie inclusive e metodologie – illustrazione degli strumenti e delle tecniche didattiche utilizzate.
  • Tecnologie e didattica speciale – riflessione sull’uso delle TIC per favorire l’inclusione.
  • Conclusioni e prospettive professionali – bilancio personale e proposte di miglioramento.

Questo modello consente di rispettare i criteri di INDIRE mantenendo libertà di espressione e coerenza interna.

Il percorso da 48 CFU/ECTS (Art. 7): struttura obbligatoria in tre parti

Per i corsisti iscritti al percorso da 48 CFU, le nuove indicazioni chiariscono che l’elaborato finale deve comprendere tre componenti distinte ma integrate:

  • Approfondimento teorico, su un tema scelto dal corsista, collegato ai contenuti disciplinari e pedagogici del corso;
  • Relazione di tirocinio, che documenti l’esperienza pratica svolta, con riflessioni personali, osservazioni e materiali didattici prodotti;
  • Prodotto multimediale, centrato sull’utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) applicate alla didattica speciale o all’inclusione.

Questa struttura mantiene la logica tripartita dei percorsi di formazione docenti tradizionali (come il TFA), ma con un’impostazione più moderna e aperta all’innovazione digitale.

Il percorso da 36 CFU: chiarimenti e peculiarità

Il percorso da 36 CFU, disciplinato anch’esso dal DM 75/2025, è rivolto ai docenti che:

  • possiedono già un titolo di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero, e
  • hanno svolto almeno un anno di servizio in Italia sul sostegno.

Questo percorso ha carattere integrativo: serve ad allineare la formazione pregressa ai criteri italiani e a certificare competenze teoriche, metodologiche e inclusive.

Principali caratteristiche

  • Durata e contenuti: 36 crediti formativi, concentrati su aspetti pedagogici, normativi e didattici.
  • Frequenza online: modalità telematica con limite massimo del 10 % di assenze.
  • Tirocinio: considerato già assolto, in quanto sostituito dal servizio documentato.
  • Esame finale: colloquio orale su un elaborato scritto, che deve riguardare uno studio di caso scolastico o un progetto didattico basato sulla propria esperienza.
  • Costo medio: indicativamente tra € 900 e € 950, secondo le sedi convenzionate.
  • Validità: titolo universitario riconosciuto, valido per la partecipazione ai concorsi e per l’insegnamento su sostegno in Italia.

Approccio consigliato all’elaborato

Poiché non è previsto un tirocinio formale, l’elaborato dovrà comunque contenere riflessioni legate all’esperienza professionale reale, mettendo in evidenza la capacità di coniugare teoria e prassi didattica.

Un sistema più coerente e flessibile

Con queste nuove linee guida, INDIRE mira a uniformare i criteri di valutazione e a garantire coerenza tra i vari percorsi formativi (48 CFU, 36 CFU e altri). L’attenzione si sposta dal mero adempimento formale alla qualità della riflessione professionale: un passaggio che valorizza l’esperienza dei docenti e il loro ruolo nella costruzione di una scuola più inclusiva.

FAQ – Domande frequenti

1. Quale normativa regola oggi l’esame finale INDIRE?
I Decreti Ministeriali n. 75 e 77 del 2025. Il DM 249/2011 non è più applicabile.

2. L’elaborato finale deve essere unico o può avere più sezioni?
Può essere suddiviso in più sezioni tematiche (introduzione, contesto, strategie, tecnologie, conclusioni), purché costituiscano un lavoro coerente e unitario.

3. Chi segue il percorso da 48 CFU deve presentare più elaborati?
No, ma l’elaborato deve contenere tre parti obbligatorie: approfondimento teorico, relazione di tirocinio e prodotto multimediale.

4. E per chi frequenta il percorso da 36 CFU?
Il percorso è pensato per docenti con titolo estero e almeno un anno di servizio su sostegno in Italia. Il tirocinio è già assolto e l’esame finale prevede un elaborato su un caso scolastico.

5. È prevista una lunghezza standard dell’elaborato?
Non ancora. INDIRE e le università convenzionate forniranno indicazioni ufficiali su estensione, formato e criteri di valutazione.

6. Entro quando saranno validi i percorsi attivati da INDIRE?
Le disposizioni attuali indicano una validità fino al 31 dicembre 2025, come misura transitoria in attesa della piena attuazione dei nuovi percorsi abilitanti.

7. Dove trovare le linee guida ufficiali?
Sul portale di INDIRE nella sezione “Percorsi di specializzazione per le attività di sostegno”.

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